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Reddito energetico nazionale

Il reddito energetico è uno strumento di sostegno che permette ad individui e nuclei familiari in condizioni di disagio economico di dotarsi di impianti fotovoltaici residenziali. Come? Attraverso un fondo rotativo che elargisce agevolazioni sotto forma di contributi in conto capitale.

La misura è sostenuta dal Fondo nazionale con un budget di 200 milioni di euro per gli anni 2024-2025​​. Per la precisione:

  • 80 milioni di euro sono riservati alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • 20 milioni di euro alle restanti regioni o province autonome.

Questa misura permette di realizzare piccoli impianti solari domestici a costo zero per le famiglie. Com’è possibile realizzarli? Attraverso contributi in conto capitale in misura pari ai costi ammissibili. Per accedervi, il GSE organizzerà specifici bandi e i soggetti vincitori potranno stipulare con il Gestore un «contratto di reddito energetico».
Di natura rotativa, il Fondo verrà alimentato con le entrate generate dai surplus non autoconsumati. In altre parole l’energia  elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e non consumata dal soggetto beneficiario entrerà direttamente nel regime di «ritiro dedicato» gestito dal GSE.

Chi può accedere alla misura?

Il contributo si rivolge a famiglie con ISEE basso; nello specifico possono fare istanza di richiesta:

  • Individui e nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro;
  • Nuclei familiari con un ISEE inferiore a 30.000 euro ma con almeno 4 figli a carico.

Ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola istanza di agevolazione e può beneficiare dell’agevolazione una sola volta, restando esclusa ogni ipotesi di doppia agevolazione sia in capo al medesimo soggetto beneficiario, che in capo allo stesso nucleo familiare ai fini ISEE.

Quali sono gli interventi ammissibili?

Sono ammessi alle agevolazioni gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici realizzati in assetto di autoconsumo, connessi ad utenze di consumo per le quali è attivo, al momento della presentazione della istanza di accesso alle agevolazioni, il contratto di fornitura di energia elettrica nella titolarità del soggetto beneficiario o di altro appartenente al nucleo familiare ai fini ISEE. Gli interventi devono garantire che una quota dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico, definita nell’ambito del regolamento del Fondo, sia autoconsumata e comprendere altresì i seguenti servizi, per una durata non inferiore a dieci anni: polizza multi-rischi, servizio di manutenzione e servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.

  1. Gli interventi devono inoltre:
    essere realizzati su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze, ovvero su aree e spazi pertinenziali, per i quali il soggetto beneficiario è titolare di un valido diritto reale;
  2. rispettare i requisiti tecnici definiti nell’ambito del regolamento del Fondo;
  3. prevedere una potenza nominale degli impianti fotovoltaici non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW, e comunque di potenza non superiore alla potenza disponibile in prelievo sul punto di connessione al momento della presentazione dell’istanza di accesso alle agevolazioni.

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